Altre particolarità dell'edizione e usus degli scriventi

Fenomeni significativi dell'usus del Mosti:

  1. Uso pressoché generalizzato dell'accento grave; qualche accento acuto è presente sporadicamente. Nella trascrizione è stata mantenuta la distinzione presente nell'originale.

  2. Lo scrivente mantiene talvolta unita la parola cominciante per 'C' maiuscolo con il precedente articolo o preposizione o nome proprio. Vista la frequenza del fenomeno si è ritenuto opportuno non procedere alla separazione delle parole. Esempi: AlCielo, dalConte, ilConte, daCicognara, laContessa ecc.

  3. Nell'uso di maiuscolo e minuscolo è da notare che nel corpo del testo i nomi di 'Ferrara', 'Ferdinando', 'Fogagnoli', 'Fossadalbero' sono, nella quasi totalità dei casi, scritti in minuscolo, mentre nelle intestazioni e in posizione iniziale presentano la forma maiuscola.

  4. Mosti utilizza una ricca serie di segni interpuntivi oggi non più in uso per marcare le pause: '.-'; '-'; ' = ; '- ='; '---='; per quanto concerne l'introduzione degli incisi, oltre all'uso delle parentesi tonde, si nota la sbarretta con due punti ' /: :/'; per quanto riguarda il punto interrogativo lo scrivente utilizza talvolta una forma in cui la curva si presenta a sinistra anziché a destra; in questo caso si è proceduto alla modernizzazione.

  5. Nel Mosti la partizione della lettera presenta le seguenti caratteristiche: l'intestazione è collocata sulla sinistra e tra questa e il corpo del testo si rileva uno spazio pari a circa 1 cm. Analogamente, tra i capoversi del corpo del testo si ha uno spazio pari a circa 1 cm.

Elenco delle abbreviazioni presenti nel Mosti:
A., Ang. per Angiolina;
an. per anno;
and.o per andando;
approp. per a proposito;
Bar. per Baratelli;
C. per Carminati;
C., Co., C.te per conte;
C., C.ssa per contessa;
Can. per Canonici;
Cicog. per Cicognara;
D.S. per dopo scritto;
Fer.= per Ferdinando;
Fog., Fogagn. per Fogagnoli;
H., Homp. per Hompesch;
L. per Luigia;
Leop. per Leopoldo;
M., Meng. per Mengaldo;
M.e per Madame;
N. per Nina, Nichesola;
P. per Pietro, Persico;
S. per Silvia; T. per Teresina;
Z. per zia, zio;
Zi.=ta per zietta.


Nell'usus della Maffei si rileva:
  1. Uso quasi generalizzato dell'accento acuto. Si nota peraltro anche una discreta presenza dell'accento grave. In taluni casi l'accento grave è inglobato nell'asta che taglia la 't' in parole come felicità, bontà, società e così via. Nella trascrizione viene mantenuta la distinzione degli accenti presente nell'originale.

  2. I segni interpuntivi usati dalla scrivente, oltre quelli ancora oggi in uso, sono: '.-'; ' -'; '= '; per gli incisi, accanto alle parentesi tonde; da notare l'uso, in una sola occorrenza, delle sbarrette oblique: '/ /'.

  3. La partizione delle lettere della Maffei presenta, in genere, le seguenti caratteristiche: l'intestazione è posta sulla sinistra, la data è collocata sulla destra. Tra intestazione e corpo del testo si rileva generalmente uno spazio pari a 1 cm. Tra i capoversi del corpo del testo è presente uno spazio pari ad 1 cm.

Le abbreviazioni non sono molto numerose. Eccone gli esempi:
A. per Angiolina;
com. per compagnia;
C. per Cicognara;
Con: sa, Con.ssa per Contessa;
Cor.te, Cor: te per corrente;
de.bre per decembre;
Feb:o per febbraio;
H. per Hompesch;
L. per Luigia, Lilì;
M. per Mengaldo;
N. per Nin;
P. per Pietro, principessa;
S., S: per Silvia;
T. per Teresina;
Z. per zia, zio.