Comune ai tre scriventi è l’uso del solo accento grave, anche là dove sarebbe richiesto, secondo l’uso moderno, l’accento acuto (perchè, giacchè, ecc.). Secondo un’abitudine comune nell’Ottocento, Fioravante e Leopoldo Loppi accentano spesso monosillabi come à, frà, hò e hà, fò e fà, stò e stà, fù, ecc. Nelle lettere di Giovanni Marcucci, invece, l’accento sulle parole tronche a volte è appena accennato con un puntino, altre volte è del tutto assente. In alcuni rari casi tutti e tre gli scriventi omettono l’accento nella terza persona del presente indicativo del verbo essere o l’h nelle forme del verbo avere che la richiedono: nella trascrizione ci si è attenuti all’originale. L’unico intervento di regolarizzazione è consistito nel conformare all’uso moderno l’accentazione della i finale, visto che i puntini sono indistinguibili dagli accenti.
Si rileva la presenza di parecchie maiuscole immotivate dal punto di vista semantico che affiorano qua e là nel corpo del testo di ogni singola lettera. Senza motivo è soprattutto l’uso della maiuscola per il grafema l, riscontrato con maggiore frequenza nelle lettere di Fioravante.
Incertezze nell’uso della punteggiatura si riscontrano, in particolare, nelle lettere di Giovanni Marcucci: il punto fermo è omesso 11 volte a fine capoverso, 4 a fine periodo; la virgola, anche se di rado, è posta davanti a parola iniziante per maiuscola e assume così funzioni paragonabili a quelle dei segni di interpunzione forti; nella lettera 56 il punto interrogativo una volta è seguito dal punto fermo, un’altra volta è sostituito dalla virgola e dal punto.
Si osserva, nelle missive di Fioravante Loppi, l’uso del doppio trattino o doppia lineetta (=) per segnalare il passaggio da un argomento a un altro senza cambiare capoverso. Giovanni Marcucci, invece, lo impiega per distinguere i membri di un’enumerazione. Gli scriventi del nostro corpus ricorrono al trattino doppio anche a fine rigo, per segnalare la segmentazione di una parola. Tra i segni interpuntivi particolari, si notano anche le barre oblique (/) utilizzate talvolta per delimitare gli incisi e la chiocciolina (@), adoperata nella lettera 17 per rendere la nota tironiana col valore di ‘presso’.
Nelle lettere di Fioravante Loppi sono frequenti le univerbazioni: troviamo articoli e altre forme grammaticali unite a parole piene. Si tratta, però, di un usus puramente grafico; per questo nella trascrizione si è proceduto a separare sempre tali forme (ilcavallo ® il cavallo).
Nel nostro corpus le abbreviazioni sono segnalate dal titulus oppure dal punto. Il titulus, utilizzato nelle abbreviazioni per contrazione, assume forme diverse a seconda dell’usus degli scriventi: ha una forma ondulata nelle lettere di Fioravante Loppi e in quelle di Giovanni Marcucci; è simile a una linea dritta terminante con un tratto ondulato nelle lettere di Leopoldo Loppi. Il punto, invece, è adoperato nelle parole abbreviate per troncamento e in quelle abbreviate per compendio che hanno in apice il grafema finale. In questa edizione è stata mantenuta la grafia delle parole abbreviate, senza sciogliere alcuna abbreviazione. L’abbreviazione usata dagli scriventi per la parola "scudi" è stata resa con il simbolo §. Gli unici interventi effettuati hanno riguardato:
l’inserimento del punto in presenza del titulus;
l’inserimento del punto nel caso in cui la parola abbreviata fosse priva di qualsiasi segno;
la normalizzazione dei caratteri in apice.
Elenco delle abbreviazioni usate nel corpus e loro scioglimento (si escludono gli antroponimi, per cui si rimanda all’indice dei nomi):
ab.occamento = abboccamento
ad.etrato = addetrato
Aff.o = Affezionato
Aff.mo = Affezionatissimo
Ag.o = Agosto
Am.o = Amico
Ap.le = Aprile
art.i = articoli
Ara.ti = Aranti
assolutam.e = assolutamente
atter.are = atterrare
avvez.ati = avvezzati
Avv.o, avt.o, Avv.to = Avvocato
bastantem.e = bastantemente
Car.mo, Cas.mo, C.mo = Carissimo
Cog.o = Cognato
Cug.o = Cugino
D. = Don
d.a = detta
Decemb.e = Decembre
Dom.ca = Domenica
eccellentem.e = eccellentemente
facilm.e = facilmente
Feb.o, Febr.o = Febbraio
Fig.o = Figlio
finalm.e = finalmente
fortem.e = fortemente
Gen.o = Gennaio
inutilm.e = inutilmente
Mag.o = Maggio
med.o = medesimo
mez.o = mezzo
No.bre = Novembre
N.ri = Nostri
p.ma = prima
p.mi = primi
p.mo = primo
p.nte = presente
po.rà = porrà
P. S. = Post Scriptum
S. B. = Santa Benedizione
S. Gemine = San Gemine
Setteb.e = Settembre
Sg.r, Sig. = Signor
sicuram.e = sicuramente
Sig.a, Sig.ra = Signora
Sig.e, Sig.re = Signore
Sig.i = Signori
sommam.e = sommamente
sud.a = suddetta
sud.i = suddetti
sud.o = suddetto
unitam.e = unitamente
veram.e = veramente
Vig.llo = Vignanello
Vost., V.ro = Vostro
V.ra = Vostra
bò.ma (sigla di dubbia decifrazione: forse sta per bonanima)
serv.o (dubbia lettura)
summu.o (dubbia lettura)