BIOGRAFIE | ![]() |
(Sant’Angelo in Lizzola 1793 - Pesaro 1847)
Seguì nel seminario pesarese gli studi di diritto civile e canonico e il corso di matematica e pilotaggio nelle pubbliche scuole cittadine. Nel 1815 intraprese la carriera nella polizia pontificia, ricoprendo la carica di Sottodirettore a Fabriano e a Senigallia. Nel seminario vescovile di quest’ultima città insegnò matematica dal 1825 al 1830. Nel 1831 tornò definitivamente a Pesaro, dove coltivò i propri interessi scientifici nel campo della geologia, della mineralogia, della botanica, senza tuttavia pervenire a risultati anticipatori, e dove amministrò i beni di famiglia anche per conto del fratello Terenzio, esiliato a Parigi dal 1831. Di sentimenti moderatamente liberali, nel 1831 fece parte del Comitato Provvisorio di Governo della Provincia di Pesaro - Urbino. Fu tra i soci fondatori dell’Accademia Agraria e della Cassa di Risparmio. Alcune sue pubblicazioni sono riunite nel volume Opuscoli Scientifici del Conte Giuseppe Mamiani della Rovere, con prefazione di Terenzio Mamiani suo fratello, Firenze 1845.
(Pesaro 1799 - Roma 1885)
Intrapresi gli studi teologici a Roma nel Collegio Romano nel 1816, li interruppe nel 1819; tornato a Pesaro, maturò ideali politici libertari avvicinandosi alla Carboneria. Dopo un soggiorno fiorentino che gli valse l’acquisto di preziose relazioni letterarie (1826), e l’esperienza d’insegnamento presso la Regia Accademia Militare di Torino (1827-1828), tornò a Pesaro nel 1828 e in Romagna organizzò le azioni rivoluzionarie del 1831. Arrestato dagli Austriaci, fu condannato all’esilio perpetuo dalle autorità pontificie, e riparò a Parigi dove rimase fino al 1847. Partecipe degli eventi romani del 1848-1849 come fautore di un liberalismo moderato, fu di nuovo esule a Marsiglia e poi a Genova. Deputato del parlamento subalpino nelle file cavouriane, fu Ministro dell’istruzione nel 1860. Senatore del Regno dal 1864, morì a Roma dove aveva ricoperto la cattedra universitaria di filosofia della storia. La sua vasta produzione comprende, oltre a versi d’occasione, opere poetiche (fra cui gli Inni sacri, 1832) e critico-filosofiche (Del rinnovamento della filosofia antica italiana, 1834; Confessioni di un metafisico, 1865; Teorica della Religione e dello Stato, 1868, ecc.).